Negli ultimi tempi sto effettuando ricerche e studi su alcuni aspetti legati alla donna nella civiltà Cristiana e nella sua visione nel corso dei tempi fino ad oggi.

Curioso e singolare, con aspetti molto interessanti è il ruolo della Maria Maddalena o Maria di Magdala, simbolo della femminilità e del femminino per eccellenza. Noi la conosciamo per alcuni aspetti Cristiani dati dal catechismo, ma non per tutti quelli che le sono legati. Essa è punto nodale per l’interpretazione piena del cristianesimo e non solo, tra quello che si è svelato e quello che si è celato nei secoli, oggi nuovi studi la stanno facendo riemergere. Figura e personaggio studiato in tanti ambiti, travisato nella sua natura e ad oggi finalmente più studiosi la rivelano e la raccontano con occhi nuovi.

Lei tra tutti gli apostoli è stata l’unica che ha capito il vero messaggio del Cristo, completamente diversa dagli altri, è stata ‘l’ apostola degli apostoli’, lei ha davvero interiorizzato il Cristo e lo ha vissuto sulla sua pelle anche dopo la resurrezione.

Al tempo della predicazione di Gesù, lei viveva a Magdala, città commerciante e molto sviluppata. Di nome Maria, che viene dall’ebraico Miryam che in realtà era un titolo più che un nome e che deriva a sua volta dall’egiziano, vuol dire “ben amata”. Chi sa che il significo del nome è importante, sa che non è un dettaglio casuale.

Quando si parla di lei, ella viene rappresentata come quattro Maria Maddalena in quattro sfaccettature diverse, quattro lati e teorizzazioni differenti, che non ne danno una visione chiara e completa, ma la realtà è che lei è tutte e quattro le sue sfumature, come ognuno di noi ha tanti lati, lei era in contemporanea tutte queste. Quattro come gli Evangelisti, lei li rappresenta in pieno tutti insieme: leonessa, toro, aquila e donna a tutti gli effetti, forte e tenace, ma anche di grande saggezza ed ispirazione di Dio, come le frasi nei suoi vangeli che riportano una grande conoscenza di Dio.

Immaginate: siete di buona famiglia, colti e ricchi…chi si sognerebbe mai di fare una vita da nomade (all’epoca più di oggi) in un mondo interamente maschilista, andare controcorrente con il vociferare di tutti, seguire un gruppo di uomini per km di mattina e di sera, a volte dormire sotto le stelle in posti sconosciuti per seguire un uomo che parla di parabole e miracoli?! Penso che già solo quest’esempio faccia capire il carattere di questa Donna.

Ha sfidato le maldicenze degli uomini sulla sua reputazione di prostituta. Lei da leonessa ha sfidato tutto e tutti perché convinta del suo Maestro e voleva conoscerlo a tutti i costi. Era una grande combattiva e una anticonformista per l’epoca. Fare le scelte che ha fatto lei ed essere se stessa fino in fondo non deve essere stato facile.

Cristo riconosce la sua devozione e la libera, le caccia via i 7 demoni/spiriti cattivi, scioglie e porta via le sue debolezze/i suoi traumi, come un’iniziazione fatta ad una donna, lei si ripulisce ed innalza il suo animo a Cristo, ripulendo i 7 livelli della conoscenza, nel Cristianesimo diremo che le si sono riaccese le 7 candele, nella cultura Orientale i 7 Chakra.

Era una donna che ora poteva decidere di per se, ancor più di prima lei prendeva il posto che riteneva giusto a prescindere dagli altri. Lei chiama Cristo ‘Rabbunì’ ovvero ‘caro maestro’, ad indicare un grande affetto ed una stima profonda che nutriva per Gesù.

D’altronde Gesù si rivela prima a lei e poi ai discepoli. Il mistero più grande del Cristianesimo messo per primo nelle mani di una donna. Questa “relazione” ha fatto sì che il suo vangelo e quelli che parlano più dettagliatamente di lei, non fossero riconosciuti, i cosiddetti apocrifi, nascondendo forse il vero insegnamento del Cristo. La Maddalena lo capiva come non lo riuscivano a capire gli altri apostoli… forse perché donna, aveva la capacità, l’intelletto e la sensibilità di vivere sentimentalmente più che con le parole.

Nella Pistis Sofia, testo gnostico dei primi secoli, si legge un dialogo avuto tra gli apostoli e Gesù dove, tra incomprensioni e gelosie, Pietro si fece avanti e disse a Gesù: “Signore non possiamo sopportare questa donna, ci toglie l’occasione, non lascia parlare alcuno di noi, parla sempre lei”. E’ come se Pietro in un impeto di gelosia, con il suo carattere sanguigno chiedesse a Gesù: “Perché la preferisci a noi?!” Allora Maria Maddalena interviene e dice: “Mio signore la mia mente è sempre intelligente e pronta a farsi avanti per esporre la soluzione delle parole pronunciate da lei, ma temo le minacce di Pietro il quale ha in odio il nostro genere femminile”. Gesù risponde: “Quando un ceco e uno che vede sono entrambi insieme nelle tenebre, non sono diversi l’uno dall’altro, non si possono distinguere. Quando la luce viene, allora chi vede vedrà la luce e chi è ceco rimarrà nelle tenebre”. Riferimento esplicito a Maria Maddalena, che ha capito l’insegnamento di Gesù.

D’altronde quando lei inizia a preparare Gesù x la crocifissione, unge i piedi e i capelli di Cristo con un olio, il Nardo. In tanti testi dell’A.T. e in tutti i testi della tradizione, di solito chi unge è colui che è superiore. Cristo che in greco vuol dire “unto”, “colui che è unto”, sceglie la Maddalena per farsi ungere, come se lui accettasse che lei è superiore, come se Cristo gli desse il suo nome, colui che è unto, colui che è santificato. Questo ci da la misura di quanto Cristo sapesse che la Maddalena fosse capace di tramandare l’insegnamento nascosto, l’insegnamento profondo, l’insegnamento femminile, lunare, che gli uomini non potevano capire completamente.

Oggi è quest’aspetto della Maddalena che si sta riscoprendo, dove lei sola ha saputo affrontare tutte queste tappe della sua vita.

Precisiamo un dettaglio: il Nardo era una pianta che all’epoca si trovava solo sulle alture dell’Himalaya. Di grande pregio e costo, si dice che quest’olio costasse all’epoca 300 denari, che messi a confronto con i 30 denari del tradimento di Giuda, fa capire quanto fosse pregiato. Nella tradizione della lavanda dei piedi, ancor prima del Cristianesimo, l’uso di quest’olio rappresentava l’ancoraggio con la terra e le sue energie a livello sottile, dello spirito. Penetrando nella pelle quest’olio, preparava i due assi (le gambe) del Cristo, con l’energia della terra e in testa simboleggiava la capacità di comunicare in alto con Dio Padre. Questo rito svolto dalla Maddalena, sta a significare che ella lo tenesse in asse, ovvero che Gesù era visto da tutti ma dietro di lui c’era una grande donna come sostegno.

Qui il Vangelo di Maria Maddalena, testo copto,purtroppo in parte danneggiato, che è arrivato a noi dal suo primo vero curatore, colui al quale effettivamente risale l’editio princeps, W. C. Till che nel 1955 ne offrì anche la traduzione tedesca; la traduzione italiana qui proposta è stata elaborata a partire dalla traduzione inglese di C. Tuckett, The Gospel of Mary, Oxford, 2007. Si legge:

[Mancano le pp. 1-6]
Pag. 7
1 «La materia (ὕλη)
2 sarà distrutta?». Il Salvatore (σωτήρ) rispose:
3 «Tutto ciò che ha avuto nascita (φύσις), forma (πλάσμα) e ogni creatura(κτίσις)
4 sussiste l’una dentro l’altra.
5 Tutto ciò che è composto sarà decomposto;
6 tutto tornerà alle proprie radici;
7 poiché la natura (φύσις) della materia (ὕλη) si dissolverà nelle radici proprie
8 soltanto della sua natura. Chi ha
9 orecchie per intendere intenda».
10 Pietro gli disse: «Dal momento che (ὡς) ci hai
11 spiegato ogni cosa, di’:
12 Cos’è il peccato del mondo?»
13 Il Salvatore (σωτήρ) disse: «Non c’è peccato.
14 Ma (α λλά) siete voi che lo fate esistere
15 quando agite in conformità alla natura (φύσις)
16 dell’adulterio che è chiamato peccato.
17 Ecco perché il bene (ἀγαθόν) è venuto tra voi;
18 ha preso parte a tutto ciò che ha avuto nascita (φύσις)
19 allo scopo di riportarlo (καθιστάναι) alle sue radici».
20 Egli continuò ancora (ἔτι) e disse:
21 «Ecco perché voi siete ammalati e perché morite

Pag. 8
1 chi può capire capisca. La materia (ὕλη)
2 diede origine a una
3 passione (πάθος) senza uguali
4 che procedette da qualcosa che è contro natura (παράφυσις),
5 allora (τότε) in tutto il corpo (σῶμα)
6 nasce il disordine (ταραχή); per questo vi dico:
7 «Siate in armonia;
8 se siete sregolati
9 prendete allora (μέν) ispirazione dalle molteplici rappresentazioni
10 della natura (φύσις). Chi ha orecchie
11 per intendere intenda».
12 Dopo aver detto questo, il Beato (μάκαιρος)
12 li salutò (ἀσπάζω) tutti dicendo:
13 «La pace (εἰρήνη) sia con voi! la mia pace
14 sia accolta da voi!
15 State attenti che nessuno vi conduca in errore (πλανᾶν)
16 dicendo
17 “Eccolo qui, o (ἤ) eccolo là”.
18 Infatti (γάρ) è dentro di voi
19 il Figlio dell’Uomo;
20 seguitelo. Chi lo cerca lo troverà
21 andate a lui e diffondete
22 il Vangelo (εὐαγγέλιον) del Regno.»

Pag. 9
1 «Non imponete regola (ὅρος) alcuna
2 all’infuori di quella di cui fui il testimone.
3 Non (οὐδέ) aggiungete leggi (νόμος) a quelle di colui che ha dato la Torah (νομοθέτης),
4 affinché (μήποτε) non ne diventiate gli schiavi».
5 Detto questo se ne andò.
6 I discepoli erano in afflizione (λυπέω);
7 versando molte lacrime, dicevano:
8 «Come andare dai pagani (ἔθνος) e annunciare
9 il vangelo (εὐαγγέλιον) del regno del Figlio dell’uomo?
10 Essi non l’hanno risparmiato
11 come risparmierebbero noi?».
12 Maria allora (τότε) si alzò,
13 li abbracciò (ἀσπάζω) tutti e disse ai suoi fratelli:
14 «Non siate
15 nell’afflizione (λυπέω), non siate nel dubbio,
16 perché la sua grazia (χάρις) vi accompagnerà e vi proteggerà (σκεπάζω):
17 lodiamo piuttosto (μάλλον)
18 la sua grandezza,
19 perché egli ci ha preparati
20 e reso uomini.»
21 Con queste parole, Maria rivolse i loro cuori
22 verso il Bene (ἀγαθόν);
23 essi iniziarono (ἄρχομαι) ad esaminare (γυμνάζω) le parole del Salvatore.

Pag. 10
1 Pietro disse a Maria:
2 «Sorella, sappiamo che il Salvatore ti ha amata
3 più (παρά) delle altre donne.
4 Di’ a noi le parole che egli ti ha detto,
5 di cui ti ricordi, che conosci
6 e di cui non abbiamo conoscenza e che non abbiamo ascoltato».
7 Maria disse loro:
8 «Ciò che a voi non è stato dato di udire,
9 io ve lo annuncerò» e cominciò a dire:
10 «ho avuto una visione (ὅραμα) del Salvatore,
11 e gli ho detto:
12 “Signore, io ti vedo oggi
13 in questa apparizione”.
14 Egli rispose: «Te beata, che non ti turbi alla mia vista.
15 Dov’è il νοῦς, là è il tesoro».
16 Allora io gli dissi:
17 «Signore, nell’istante, chi contempla
18 la tua apparizione è con l’anima (ψυκή) che egli vede?
19 O con lo spirito (πνεῦμα) ? Il Salvatore rispose:
20 «Nè con la ψυκή nè con lo πνεῦμα
21 ma essendo il νοῦς
22 tra i due
23 è lui che vede ed è lui che […]»

[mancano le pp. 11 - 14]

Pag. 15
1 disse la Bramosia (ἐπιθυμία) :
2 «Non ti ho visto discendere
3 eppure (δέ) ora ti vedo salire.
4 Perchè (πῶς) menti dato che fai parte di me?».
5 L’anima (ψυκή) rispose e disse:
6 «Io sì ti ho vista.
7 tu, invece, non mi hai visto né (οὐδέ) mi hai riconosciuto;
8 ero per te come con un vestito, e tu non hai capito».
9 Detto questo, se ne andò tutta gioiosa.
10 Poi si presentò a lei la terza potenza (ἐξουσία),
11 che è chiamata
12 Ignoranza;
13 Questa interrogò (ἐξεθάζω) l’anima, chiedendole:
14 «Dove vai?
15 eri confinata nella malvagità (πονηρία)
16 Sì, lo eri davvero. Non giudicare (κρίνω)».
17 L’anima allora disse:
18 «Perché mi giudichi (κρίνω) mentre io non ho giudicato?
19 Sono stata dominata benché io non abbia dominato;
20 non sono stata riconosciuta, io invece ho riconosciuto
21 che tutto ciò che è compreso sarà decomposto
22 sulla terra

Pag. 16
1 come in cielo». Quando l’anima si fu
2 liberata da questa terza potenza
3 continuò a salire.
4 Ella scorse la quarta potenza.
5 Aveva sette manifestazioni (μορφή).
6 La prima manifestazione è Tenebra;
7 la seconda, Bramosia;
8 la terza, Ignoranza;
9 la quarta, Gelosia mortale; la quinta, il regno della carne (σάρξ);
10 la sesta, la stolta conoscenza della carne;
11 la settima, Sapienza indignata (σοφία);
12 Queste sono le sette manifestazioni dell’Ira (ὀργή)
13 che opprimono l’anima con domande:
14 «Da dove vieni, assassina?
15 Dove vai, vagabonda?».
16 L’anima rispose
17 e disse:
18 «Colui che mi opprimeva è stato messo a morte;
19 chi mi assediava non c’è più;
20 la mia Bramosia allora si è acquietata,
21 e l’Ignoranza è morta. Sono stata liberata da un mondo (κόσομς)

Pag. 17
1 grazie a un altro mondo;
2 liberata del simulacro (τύπος)
3 dal simulacro celestiale.
4 Liberata dalle catene dell’oblio, passeggere.
5 Ormai vado verso il riposo (ἀνάπαυσις)
6 del tempo (χρόνος), del momento (καιρός) e dell’eone (αἰών).
7 Vado nel Silenzio».
8 Dopo aver detto ciò, Maria tacque.
8 Poiché (ὥστε) il Salvatore sin qui
9 aveva parlato con lei.
10 Andrea prese allora la parola e si rivolse ai fratelli:
11 «Dite, che cosa pensate
12 di ciò che ci ha raccontato;
13 per parte mia, non credo (πιστέυω)
14 che il Salvatore abbia parlato così;
15 infatti (γάρ) questi pensieri differiscono da quelli che abbiamo conosciuto».
16 Pietro rispose e parlò riguardo alle stesse cose
17 li interrogò a proposito del Salvatore:
18 «Forse che (μήτι),
19 ha parlato con una donna senza che
20 noi lo sapessimo? E non apertamente?
21 Dobbiamo forse ricrederci e tutti
22 ascoltare questa donna? L’ha preferita a noi?».

Pag. 18
1 Allora Maria pianse.
2 E disse a Pietro:
3 «Pietro, fratello mio, cosa pensi?
4 Credi che ho pensato questo nel mio cuore,
5 o che io stia mentendo riguardo al Salvatore?».
6 Levi rispose e disse a Pietro:
7 «Pietro, tu sei sempre stato un irruente;
8 Ti vedo ora scagliarti contro la donna,
9 Come un avversario (ἀντικείμενος).
10 Invece (δέ), il Maestro l’ha resa degna (ἄξιος),
11 e allora (δέ) chi sei tu per respingerla?
12 Certamente (πάντως) il Salvatore la conosceva molto bene (ἀσφαλῶς)
13 ecco perché l’ha amata più di noi.
14 Pentiamoci piuttosto (μάλλον)
15 e diventiamo l’essere umano perfetto (τέλειος);
16 Lasciamo che entri in noi
17 come egli ha chiesto.
18 Andiamo ad annunciare il vangelo
19 Senza cercare di stabilire altre regole
20 e altre leggi
21 all’infuori di quelle che ci ha riferito.»

Pag. 19
1 E iniziarono ad
2 andare, ad annunciare e diffondere.
3 VANGELO SECONDO (ΚΑΤΆ) MARIA

Importantissimo, è da notare come emerge l’interiorità citata nei Vangeli. Il cercare Cristo dentro di noi, lavorando su se stessi, come il cercare la pietra filosofale, Dio sarà il nostro oro. Il contenuto di questo papiro, combacia con quelli del Vangelo di Tommaso, di Giovanni e di Filippo, quindi sappiamo che quello che in esso è scritto non è gioco di fantasia del suo autore, in più gli esperti sono sicuri che si tratti di una stesura appartenente pressoché tra il I e il II secolo, al pari con i quattro Vangeli che conosciamo tutti.

Con quanto detto fino ad ora, vi è da chiedersi allora: “perchè questi Vangeli non sono riconosciuti in egual modo dalla Chiesa?” Jeanne-Yves Leloup, teologo e filosofo francese, così commenta: «Si tratterebbe dunque, come per gli altri Vangeli (scilicet: i Canonici), di uno dei testi fondatori o primitivi del cristianesimo». Così si chiede: «da dove provengono le reticenze che si possono provare alla sua lettura?». E così si risponde: «La difficoltà ad accettare questo testo è ciò che pure ne costituisce l’interesse: è un Vangelo, se non scritto, almeno ispirato da una donna: Myriam di Magdala».

Di questa figura straordinaria vi si hanno immagini, dipinti, affreschi e mosaici straordinari, ma è da notare che il suo “posto” è cambiato col tempo. Nei primi secoli d.C. Maria Maddalena è raffigurata come un personaggio importante che spesso affianca la figura di Cristo oppure è presente in corrispondenza di altari, ma col passare dei secoli questa figura si è celata, sembra quasi svanita come un personaggio di poco conto.

In provincia di Napoli, più precisamente nel complesso basilicale di Cimitile, è ancora oggi visibile l’affresco della Maria Maddalena più antico in Italia, risalente al II-III sec. d.C. è la testimonianza più importante della prima Cristianità in Italia e anche prestigioso documento del Cristianesimo nel mondo. Questo affresco, da me ben conosciuto per diversi lavori svolti nel complesso basilicale, è allocata nella basilica detta dei SS. Martiri. Esso è un locale di dimensioni ridottissime composto da tre vani. In quello centrale sono presenti diversi affreschi, ma quello che salta all’occhio è sicuramente un affresco sulla parete est, dove in uno dei due altarini presenti, compreso di acquasantiera è raffigurata la Maddalena con abito regale e corona a tre punte. A seguire, lei è presente anche in un affresco posto subito sopra il nuovo ingresso della basilica, sulla parete nord, insieme alla Vergine, ed entrambe inginocchiate ai due lati del Crocifisso. Da alcuni studi recenti, è probabile che sia raffigurata anche nell’affresco subito vicino a quello della Maddalena incoronata, dove è presente una figura per intero, con abiti regali percepibili da alcuni dettagli delle vesti, simili all’affresco prima citato, che purtroppo presenta molte lacune per danneggiamento.

Affresco della Maddalena
nella Basilica dei SS. Martiri a Cimitile (NA)

Ciò ci fa molto pensare… In una sola stanza basilicale dei primi secoli del Cristianesimo, Maria di Magdala sarebbe presente ben tre volte, raffigurata come personaggio storico di enorme importanza, che ad oggi non combacia con quanto di lei viene insegnato. Ci sono molteplici rappresentazioni della Maddalena incoronata, come nella basilica di santa Maria Maggiore in Roma del IV sec. d.C., dove è presente un mosaico che raffigura “la Vergine e il Cristo”, ma che ad oggi sembrerebbe non essere la Vergine ma la Maddalena, dato che l’aspetto è molto più giovanile rispetto al Gesù barbuto al suo fianco, e molto diversi tra loro nel vestiario, in quanto lei è in abiti e scarpe regali e lui scalzo e con vesti più umili, una stonatura di non poco conto, in più in un atteggiamento differente da quello che siamo abituati a vedere in quanto poggia una mano sulla spalla della donna. Questo mosaico è identico a quello della cappella Paolina del 1611, cambia solo la posizione del braccio del Cristo, dove entrambe le raffigurazioni riportano le iscrizioni: “leva eius sub capite meo et dextera illius amplexabitur me” (la sua sinistra è sotto il mio capo e la destra mi abbraccerà) incise nel rotolo che tiene in mano la donna e “veni electa mea et ponam te in thronum meum” (vieni mia eletta e ti porrò sul mio trono) nelle mani del Cristo.

Esiste poi un dipinto di recente scoperta nella chiesa di Santa Susanna a Roma, rappresentante “le tre Marie”, dove si ha l’importante testimonianza di un momento storico di transizione, in cui il copricapo bizantino imperiale della principessa Teodora viene raffigurato sulla testa della Vergine con bambino ed è forte la differenza delle altre due donne, a sinistra senza corona e a destra c’è la Maddalena con anche qui la sua corona a tre punte.

Dipinto de “Le tre Marie” in S. Susanna a Roma

Con l’avanzare del periodo storico, andando sempre più verso il periodo Rinascimentale, pian piano questa figura così rappresentata è scomparsa.

In conclusione, questa grande donna, importantissima a livello storico, che ha accompagnato Gesù in quasi tutte le fasi della sua vita, ha tanto da rivelare. C’è da riscoprire e rivalutare la sua persona e ciò che ha rappresentato, in quanto è proprio qui che si cela un messaggio profondo, un comunicato alto, che ad oggi potrebbe esserci arrivato distorto. Importantissimo per i credenti ed i Cristiani tutti, comprendere per intero gli insegnamenti del Cristo, forse ad oggi celati, discriminati o forse manipolati.

Qui una carrellata di immagini rappresentanti Maria Maddalena:

Maria MAddalena di Carlo Crivelli_1480 ca
Maria Maddalena di Caravaggio_1606

Maria Maddalena di Artemisia Gentileschi_ 1615
Maria Maddalena di Carlo Cagnacci_1600 ca
Maria Maddalena di Simon Vouet_1623 ca
Maria Maddalena di Tiziano_ 1550
Maria Maddalena di Tiziano 1532
Maria Maddalena di Pietro Perugino_1500 ca