Le parole limitano. Ci fanno vedere solo quello che una lingua madre conosce e fornisce come supporti per vedere. La luce invece rivela sempre, senza limiti..e l’arte è uno scrigno di luce.

Pensate all’intuizione… è come conoscere al di là della conoscenza, che senza le parole, le quali limiterebbero quanto percepito, fa andare al di là i nostri sensi. L’ arte si riveste un po’ di questo. La “creativity” è avere idee nuove. La ritroviamo ad oggi, nel nostro secolo soprattutto nella psicologia aziendale, che è forse l’unico settore in grado di gestirla e selezionarla,utilizzandola al meglio..la quale ci insegna che tutto si riduce ad avere “semplicemente” alta o bassa energia.

La creativity vive di energie che, se alte, spingono il creatore e sviluppare oltre le sue stesse capacità, andando oltre i limiti, con concentrazione, divenendo tutt’uno con i suoi Se interiori, cosicché l’opera si fonda e si plasmi, sviluppandosi in un contenuto valido, che non sia solo strutturato sul suo contenitore.

Volete essere produttivi? Dovete lavorare sull‘eliminazione di basse energie,dentro e fuori di voi.

La bassa energia produce poco e vuole poco, l’alta energia produce tanto e vuole tanto. Quest’ultima molto spesso è accomunata all’energia della coppia che sa plasmarsi e produrre.

Quel far uscire dal proprio animo, da se stessi, qualcosa per riempire il mondo di cose nuove, è un vero e proprio bisogno, che spesso chi ha una grande sensibilità riesce a mettere a frutto. Questo di solito lo fa Dio, ma Dio da’ agli uomini una cosa che si chiama alleanza, cioè una forza creativa,una consapevolezza di un alleato che sa farti plasmare e ti sostiene nel portare agli uomini quanto in te risiede.

Avere la forza creativa del mondo. Le persone di alta energia capiscono di avere questo tipo di avventura e la cercano a prescindere da cosa diranno gli altri e l’ applicheranno.

Quando diventi un po’ più larghino di mente e di sentimenti, entri in conflitto con quello che gli altri vedono… perché il livello di ottimismo crea scompiglio…e qui sei chiamato a scegliere: rivoluzionario o disgraziato.

A volte bisogna operare un taglio di cambiamento,tagliare i rami secchi, la cosiddetta CRISIS (contrario di CRASIS, unione).

L’obbedienza spesso taglia le foglie più luminose dei tuoi rami…dove per difenderle e lasciarle crescere c’è bisogno invece di disobbedire agli stereotipi e alle strade che ci vogliono far percorrere gli altri per farci essere sempre in un determinato modo. Taglia, opera una CRISIS. L’obbedienza ti fa percorrere corridoi come carne ai macelli…con strade obbligate per cervelli ristretti, dove ti si dice cosa pensare e perché, cosa chiederti e risponderti.

La disobbedienza, invece è la libertà da questi stereotipi. Davanti a te non c’è un solo percorso, ma tanti, tutti liberi di essere scelti ed attraversati.

Attenzione…eccovi che siete diventati ribelli e quindi persone da evitare. Il ribelle è amante della libertà, della conoscenza, del pensiero positivo e della concretezza. La disobbedienza rende produttivi e apre nuovi mondi.

ABBIAMO BISOGNO D’ESSERE!

L’essere delle cose è misterioso per la mente umana. Essere è eccitante, risveglia ciò che è assopito.

Si passa presto così dalla dimensione del servo alla dimensione del re.. Dal Vangelo copto di Tommaso: “Chiunque cerchi non smetta di cercare. Chi cerca troverà, chi troverà, sarà turbato. Chi sarà turbato, si stupirà. E se sarà stupito, sarà re su tutto.

Come si ha una dimensione da re? La risposta è chiedersi “il perché” delle cose. Il servo sa solo chiedere “dove e quando”, con atteggiamento passivo e con bassa energia.

Allora alla luce di quanto detto..Cercate l’essenza dentro di voi ed esprimetela.

IM Arte